La epilazione definitiva può avvenire tramite due metodiche principali:
- epilazione con luce pulsata
- epilazione con laser
Il laser o la luce pulsata vengono utilizzati con successo grazie alla loro selettività di azione. L’energia luminosa generata dalla testina del laser o della luce pulsata viene assorbita in modo selettivo dal bersaglio cutaneo, la melanina, contenute nel bulbo pilifero, che a seguito dello shock termico va incontro ad esplosione delle cellule E quindi definitiva distruzione.
La sensibilità di ogni pelo al danno prodotto dalla radiazione laser o luce pulsata varia a seconda della fase vitale in cui il pelo stesso si trova: fase di crescita (ANAGEN), fase di regressione (CATAGEN) e fase di riposo (TELOGEN).
Per ottenere una depilazione definitiva, ogni pelo dovrebbe essere preferenzialmente irradiato nella fase di crescita, ma nella pratica clinica, i peli di una determinate regione (volta, ascella, torace, addome, dorso, arti inferiori e zona pubica) nonna crescono in maniera sincrona, pertanto sarà necessario ripetere più volte il trattamento, ad intervalli di circa 2-4-6-8 settimane, a seconda della velocità di crescita stessa del pelo. In seguito a ciascuna seduta di trattamento, verrà eliminato circa il 15-20% dei peli della zona trattata.
Il trattamento risulta tanto più efficace quanto maggiore è la pigmentazione del bulbo pilifero: i peli scuri (colorito bruno o nero) rispondono molto meglio il trattamento rispetto a quelli chiari (biondi), poiché presentano una maggiore colorazione del bulbo pilifero. Nei soggetti di carnagione molto scura, la procedura deve essere eseguita con molta attenzione, poiché vi è un elevato rischio di iperpigmentazione post-trattamento nei pazienti.
È fondamentale ricordare ai pazienti che assolutamente vietato esporsi al sole o lampade abbronzanti per almeno 30-45 giorni dopo la depilazione; se questa norma non viene rispettata il rischio è che la pelle si ustioni a seguito della mancata fotoprotezione. Altresì, è fondamentale utilizzare una crema 50 SPF+ nei 15-20 giorni successivi al trattamento. Di norma si preferisce eseguire la procedura di epilazione nel periodo invernale e primaverile per evitare i rischi suddetti.
Nei giorni antecedenti alle epilazione, le aree da trattare devono essere depilate con rasoio, forbici o creme depilatorie, in modo tale che i peli da trattare sporgono di circa 2-3 mm dalla superficie cutanea. I peli trattati non devono essere strappati nelle 6-8 settimane precedenti dalla seduta, pertanto non si deve più eseguire la procedura di depilazione con ceretta o silk-epil.
In seguito al trattamento, è possibile la comparsa di un lieve eritema, con arrossamento della pelle, conseguenza diretta dell’azione calorifera del laser sulla cute; solitamente questa reazione cutanea tende a regredire spontaneamente nell’arco di poche ore. Talvolta può persistere più a lungo a causa dell’esposizione a temperature eccessive calde o fredde, pertanto si consiglia l’applicazione di creme antinfiammatorie localmente (a base di ossido di zinco).
Se non adeguatamente protette le zone trattate possono presentare delle discromie, in forma di iperpigmentazioni o ipopigmentazioni, pertanto fondamentale ribadire l’utilizzo di creme a filtro solare, per rendere minimo i rischi di tale evenienza.
In ultimo saltuariamente può capitare a seguito del trattamento, la comparsa di minute bollicine, come una reazione infiammatoria all’azione il laser stesso, che regrediscono spontaneamente nel corso di 3-5 giorni.
Il trattamento base consiste solitamente in 4-8 sedute, cadenziate di circa 30 giorni l’una dall’altra, con richiami semestrali o annuali per gli eventuali peli residui che possono crescere nuovamente.